Come acqua in un bicchiere
prendo della tua mente la forma,
formando piani quadrati che con innaturale grazia
riesci a squadrare.
Ricordo di non pronunciare troppo spesso il tuo nome
per non negarti e smarrirti mai sfacciatamente tra i denti;
e mentre timidamente il tuo bianco viso varca la soglia
di una mente cupa,
fermiamo la città su strisce pedonali
bianche e nere;
i battiti in armonia
con le anarchiche melodie dei clacson.
Si spengono le luci e
si aprono i tuoi occhi,
dando il via ad uno sgargiante inizio.
Come sempre una dolcissima poesia d’Amore!Giancarlo martelli
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Grazie mille per seguirmi sempre e apprezzare i miei sentimenti e quindi ciò che scrivo. Un bacio! Hiwot Malerba
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