Ora che le parole in circolo muoiono sulle tue labbra
e le parole d’amore le bisbiglio vagamente,
come un insieme confuso
di musica sfrenata.
Ora che i miei piedi nelle tue scarpe promettono di esserci
dove, quando, come
non posso esserci.
Ora che restiamo solo noi,
mentre l’illuminazione elettrica viene spenta
e lasciarsi per sempre è facile,
ma abbandonarsi qualche volta
difficile.
Ora che trascorsa la notte in scarso tempo,
con la luce chiara e debole del mattino
prendo il congedo
ed il largo al primo vento.
Ora che
non sono più Penelope.
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